Ti racconto una favola, anzi il balletto della Bella Addormentata del coreografo Fredy Franzutti

Di Eleonora ArnesanoReportage Davide Ndoj – © DanzaNews.it

Teatro gremito, pubblico in trepidante attesa: domenica 14 Febbraio, presso il teatro Team di Bari, la Compagnia Balletto del Sud ha presentato il balletto “La bella addormentata”. Si odono le prime note musicali di Ciaikowski sottolineate dalle luci che accompagnano il ritmo del linguaggio sinfonico. C’era una volta un Re: inizia la storia ambientata negli anni ’40. Una ricca famiglia si trasferisce nel sud dell’Italia e sta aspettando la nascita del suo primogenito. Tutti in trepidante attesa, ma soprattutto il principe Roberto, interpretato da Alessandro De Ceglia, brindisino, uno dei ballerini di punta della compagnia. La nascitura è una bambina di nome Aurora. Come da usanza pagana, la madre Silvia, interpretata dalla bravissima Federica Resta, chiama una zingara di passaggio “Lillà” (Nuria Salado Fusté) perché possa fare un incantesimo benefico. Tutto sembra andare bene, quando si accorgono di non aver invitato al battesimo la strega cattiva Carabosse, personaggio interpretato dall’attore Andrea Sirianni, molto bravo nel coinvolgere il pubblico con i suoi gesti da mimo, che lo consacrano ad artista completo. Ecco i due temi musicali, Carabosse e Lillà, che si contrappongono tra l’Allegro vivo delle sonorità violente degli ottoni e il dolcissimo Andantino. Purtroppo accade il peggio e la strega lancia il suo malefico verdetto. Il tempo passa, Aurora, prima bambina poi ragazzina, (le ballerine Michela Luca e Federica Colì della Scuola Balletto del Sud) diventa grande e si festeggia la sua maturità. La guerra è finita: siamo alla fine degli anni ’50 e una strobosfera da discoteca segna l’inizio della nuova era. Nuovi balli, con un accenno ai passi dei watussi, vestiti con colori sfarzosi e a pois, Silvia con un cappello alla moda ed Roberto con occhiali neri, aspettano la festeggiata. L’allegro Vivo dell’orchestra impone i suoi accenti vigorosi e marcati. Il tema è festoso e trascinante ma contiene un’aggressività che è sintomatica del malefizio di Carabosse. E dopo che questa condanna Aurora con la puntura di un’inaspettata tarantola e la zingara Lillà ne preserva la sopravvivenza immergendo il tutto in un magico incantesimo, un telo di tralci si srotola sul proscenio a concludere il primo atto. Trascorsi 50 anni, Ernesto, antropologo interessato dal fenomeno del tarantismo, (Alexander Yakovlev, ballerino russo di notevole presenza scenica) giunge a palazzo grazie all’aiuto della zingara Lillà. Qui vede immagini di gente (i ballerini celati dietro velati abiti bianchi): sono i sogni delle persone di corte che dormono e che gli indicano di seguire gli uccellini blu, interpretati da Martina Minniti, con uno stupendo tutù blu, molto convincente nel rendere i movimenti a scatto tipici degli uccelli e Stefano Sacco, bravissimo nel delineare con grandi piroette e salti la vitalità e la magia caratteristiche dell’uccellino. Ernesto guardando Aurora se ne innamora, la bacia e rompe l’incantesimo. Sono i festeggiamenti per il matrimonio a terminare il balletto ma con una sorpresa inaspettata.
Il balletto vanta di notevoli numeri di alta danza realizzati con soli 16 ballerini di qualità artistica e che ha l’apice nel conflitto tra il Bene e il Male, dove Franzutti supera se stesso. Affascinante la sovrapposizione della tradizionale fiaba alle evocazioni salentine con la sostituzione della tarantola al secolare telaio.
Nel cast svetta l’ étoile Boriana Petrova, prima ballerina dell’Opera di Sofia, interprete di Aurora da grande, che ne ha reso appieno la malinconica dolcezza, l’elegante freschezza e il languido appassionato innamoramento per il Principe. Molto bene anche il resto del Corpo di Ballo.
Le scene di Francesco Palma un pò scarne, sono state arricchite dai costumi coloratissimi, dal corpo di ballo del “Balletto del Sud” e dai giochi di luce di Piero Calò, che hanno accentuato gli sfavillanti cromatismi della magia fiabesca. Molti applausi anche a scena aperta, consensi e grande gioia dei più piccoli, presenti numerosi per la notissima fiaba.
Dopo questa rappresentazione barese di San Valentino, la compagnia di Fredy Franzutti girerà l’Italia con Sheherazade al fianco di Carla Fracci.

Gallery: La Bella Addormentata Teatro Team Bari

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