I VINCITORI DI CROSS AWARD IV edizione

ArtProjectBora_TailLanguage_IlMaggiore_CrossFestival2018_PaoloSacchi

Conosciamo i vincitori di CROSS Award IV edizione, il premio internazionale rivolto a opere prime nell’ambito delle arti performative (danza, teatro, musica) curato da Tommaso Sacchi e organizzato da LIS LAB, in residenza a Verbania dal 6 al 21 ottobre con il progetto CROSS Residence.
I finalisti saranno presenti a Verbania, sabato 6 ottobre, in occasione dell’inaugurazione di CROSS Residence, un importante progetto di residenza e produzione sostenuto dall’intervento congiunto di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Piemonte per il triennio 2018-2020, con la collaborazione artistica della Fondazione Egri per la Danza, nel rinnovato Spazio Casa Elide Ceretti/Museo del Paesaggio, alla presenza anche dei giurati/tutor Italo Rota, Margherita Palli, Raphael Bianco, Guido Tattoni, Massimo Torrigiani, e Driant Zeneli.

DANZA
Shamel Pitts con il progetto Black Hole (USA) DANZA
Black Hole è un’esperienza di performance caleidoscopica che utilizza il movimento, la luce e l’arte visiva. Si propone di utilizzare l’idea dell’ambiente trasformativo di un buco nero per creare un’atmosfera di mistero verso ciò che esso racchiude. Black Hole vuole coinvolgere il pubblico in un viaggio ipnotico, profondamente colorato, senza uscita. Tre performer di origine africana si uniscono per creare una trinità di vigore e afro-futurismo. Black Hole è la terza creazione di Shamel della trilogia Black Series.
Shamel Pitts è un artista performativo, danzatore ed insegnante. Nato a Brooklyn a New York dove ha iniziato la sua formazione, ha studiato alla Juilliard School ricevendo il Martha Hill Award per l’eccellenza nella danza. Ha iniziato la sua carriera con BJM_Danse Montreal e Hell’s Kitchen Dance di Mikhail Baryshnikov. Attualmente insegna alla Harvard University e alla Julliard School, e si esibisce con Sharon Eyale Gay Behar nella L-E-V Dance Company.

Shamel Pitts Black Hole Trilogy and Triathlon
PERFORMiNG ARTS

AjaRiot (Performing Arts Collective) con il progetto D.A.K.I.N.I. studio I (Italia)
Un cataclisma ha devastato il pianeta; le donne sono scomparse e vige un’oligarchia maschile che crea dei biocyborg dalla fattezze femminili atte al loro compiacimento sessuale e alla riproduzione e generazione di feti solo maschili. Ogni quindici anni i loro corpi vengono smantellati e riassemblati e le loro menti e memorie vengono resettate. Una di loro ha un bug che le permette di ricordarsi i ricordi della precedente vita. Nel nuovo corpo non si riconosce e inizia a porsi delle domande. Chi sono? Che cosa sono? Una performance multidisciplinare e transdisciplinare
di teatro fisico e teatrodanza, video-proiezioni, fotografie, interviste, commistione di musica antica e musica elettronica, sperimentazioni sonore, che indaga e fa dialogare i temi dell’Intelligenza Artificiale con le teorie femministe contemporanee.
AjaRiot – Performing Arts Collective – nato nel 2014, è un gruppo di artiste, performer, attiviste, danzatrici, videomaker, studiose e organizzatrici. La ricerca, la transdisciplinarietà e il tema dell’autodeterminazione sono i temi di interesse comuni. Tramite essi esplorano la relazione tra corpo e immagini visive, espresse con pratiche corporee, somatiche, plastiche, visive, documentarie e politiche.
Isadora Pei di Biella, Camilla Soave di Torino e Federica Guarragi di Borgomanero (No) sono le componenti del collettivo AjaRiot.

TEATRO + MUSICA
Phoebe Zeitgest + The Verge of Ruin con il progetto ASPRA (Italia)
Aspra è un progetto costruito su testi e concetti al limite dell’udibile e su una ricerca sonora che faccia detonare la potenza immaginale di queste parole. L’immagine può essere quella di un processo al dire, supportati o ostacolati dal suono, di tre attori che si alternano a sostenere o confutare delle posizioni inaccettabili.
Il territorio di indagine è il pensiero complesso e scomodo o l’impossibilità di ridurre talune posizioni critiche a un pensiero conveniente dal punto di vista sociale. Questa incompatibilità genera una dialettica feroce che sottende sempre l’annientamento. L’artista che si mette in questa posizione viene umanamente frantumato, ma il suo concetto sopravvive in attesa del giusto tempo di attuazione.
Fanno parte della ricerca di Aspra le parole imbarazzanti di quegli artisti che sono stati misinterpretati, fascistizzati, ridotti a folli, a drogati, a esuli, a emarginati o a suicidi mentre erano ancora pienamente in vita, come dimostrano i loro lavori capaci di pensiero critico ed estetiche sublimi: Eva Peron di Copi, “L’azzurro del cielo” di George Bataille, Rainer Werner Fassbinder con “I rifuti, la città e la morte”, Majakovskji, Yukio Mishima, per finire con “Petrolio” di Pasolini.
Phoebe Zeitgeist è una compagnia teatrale con base a Milano, nata nel 2008. La ricerca di questo gruppo, aperto alle elaborazioni in tutti i campi delle arti contemporanee, è dedicata all’esistenza, alla persistenza e alla trasformazione di ogni forma di potere, sia esso annidato nelle relazioni private o nei rapporti di forza con il mondo e con le istituzioni. Questa indagine viene condotta attraverso l’opera di quegli artisti che hanno dato, attraverso i loro testi, allarmi, denunce e visoni che sono oggi i meccanismi del nostro tempo. La parola, la sua ripetizione, la sua funzione politica, il suo innesco immaginale sono gli strumenti poetici di Phoebe Zeitgeist. Fanno parte di questo gruppo Giuseppe Isgrò, regista, Francesca Frigoli, attrice e Francesca Marianna Consonni, drammaturga.
The Verge Of Ruin, è un duo composto da Stefano De Ponti e Shari DeLorian, colti sound artist emergenti della scena milanese.
Giornale Armonia Registrato al Tribunale di (Ta) N. 638 del 23/11/2004

Pubblicità