Natale e Schiaccianoci fanno da sempre un connubio indissolubile.

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di Massimiliano Calafatello
L’atmosfera del balletto, impregnata di magia e sogno si sposa magnificamente con l’aria natalizia.
Per questo Lo Schiaccianoci, con le meravigliose musiche del musicista russo è un appuntamento imperdibile, che non manca mai nei cartelloni dei grandi teatri durante il periodo delle feste.
Il Teatro di Milano compagnia stabile della Città di Milano che vanta un pubblico sempre più affezionato e fedele, sia nella propria sede del Teatro di Milano, sia nelle numerosissime piazze dove puntualmente si esibisce. non è da meno e propone uno spettacolo ben connotato nella coreografia e nelle scene.
L’allestimento del Balletto di Milano punta sulle sue giovani e talentuose forze a cominciare dalla coreografia di Federico Veratti. La scrittura coreografica del danzatore veneto percorre il libretto e il primo atto scorre tra le danze dei bambini e quelle dei genitori sotto l’albero di Natale, per concludersi con l’incantevole danza dei fiocchi di neve. Il divertissement del secondo atto, con le sue danze spagnola, araba, cinese e russa, è un’esplosione di gioia e colori e culmina nell’emozionante pas de deux. L’azione si snoda tra le scene create da Marco Pesta, che ancora una volta convince, proponendo delle soluzioni scenografiche ispirate alle suggestioni e al glamour degli anni 20.
Brilla nel ruolo di Clara la ventenne Giordana Roberto, una delle giovani promesse della Compagnia che ha già dimostrato qualità superlative. Le sono accanto Federico Mella nel ruolo del Principe e Alessandro Orlando nei panni di Drosselmeyer, entrambi già impegnati nelle precedenti edizioni e danzatori di grande valore. Il primo sfoggia sicurezza tecnica non indifferente, il secondo è impegnato in un ruolo di grande interpretazione: è infatti Drosselmeyer, misterioso ed eccentrico secondo Veratti, a condurre la vicenda.
Tra gli altri protagonisti lo stesso Federico Veratti, dispettosissimo Fritz e solista nella danza cinese con Giulia Simontacchi, Alessia Campidori e Simone Maier, sinuosi nella danza araba, Marta Orsi e Mirko Casilli, virtuosi in quella spagnola, Angelica Gismondo e Alessandro Torielli esplosivi “russi”. In scena anche Lisa Bottet, Giulia Cella, Elena Dalè, Valerya Hulidzina, Rebecca Zolesi, Alfred Grambone, Fabrizio Mastrangelo, Alessio Pirrone, Simone Zannini.
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